La follia di Flinx (Urania) by Alan Dean Foster

La follia di Flinx (Urania) by Alan Dean Foster

autore:Alan Dean Foster [Foster, Alan Dean]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Mondadori
pubblicato: 2024-03-08T12:00:00+00:00


10

Non succedeva molto spesso. Quando capitava, Vendra ne era sempre grata. La maggioranza di quelli che era ingaggiata per sondare erano di proporzioni fisiche normali, anche se le loro inclinazioni morali e sociali erano sovente più variegate. Questo giovanotto era vistosamente alto e aveva i capelli rossi e un animaletto esotico che portava sempre in spalla. Fu in grado di seguirlo facilmente. Senza che lei ne fosse consapevole, l’indifferenza professionale che simulava allo scopo di mescolarsi agevolmente nella massa e nell’ambiente aveva anche l’effetto di rimuoverla dalla percezione della singolare abilità di Flinx.

Ed era una donna paziente. Il modesto albergo dove lui alloggiava servì da punto di partenza per il suo lavoro. Dopo aver tentato alternativamente di persuadere e ammaliare l’impiegato della reception, finalmente le fu consentito l’accesso ai registri degli ospiti. In gran parte erano dotati di sigilli di segretezza. Questo la fermò per circa tre minuti. Sfortunatamente, la porzione disponibile del registro della sua preda era concisa e non conteneva alcuna informazione utile. Al fine di soddisfare il suo cliente doveva garantirsi l’accesso a molto più di quello.

La sua pazienza fu ricompensata una mattina, quando inaspettatamente Flinx entrò nella filiale di una rinomata catena di gioiellerie. Lei lo seguì all’interno, liquidando lo zelante commesso che si offrì di assisterla. Fingendo di esaminare una vetrinetta colma di anelli, lasciò vagare l’attenzione nella direzione della sua preda. Con l’aiuto di un altro venditore, stava passando in rassegna braccialetti e collane. Il suo cliente sarebbe stato sollevato al sapere che il bel giovane non stava guardando gli anelli.

“Compra qualcosa” si trovò a pensare rivolta a lui. “Compra qualsiasi cosa, ma preferibilmente qualcosa di costoso.” Più costoso l’oggetto, più approfonditamente i sistemi di sicurezza integrati avrebbero verificato il background dell’acquirente. Più informazioni avessero carpito, più ce ne sarebbero state per lei da copiare.

Si immobilizzò. All’improvviso, il ragazzo la stava guardando. Prima che avesse tempo di ritirarsi o reagire in qualsiasi modo conveniente, lui stava avanzando a grandi passi direttamente verso di lei. Più vicino arrivava, più grosso diventava il rettiloide dalle ali sgargianti sulla sua spalla.

«Mi scusi, signorina?» Aveva una bella voce, decise, piacevole, di un fascino quasi infantile, la voce di qualcuno che vorresti istintivamente aiutare. Si costrinse a sorridere. «Le dispiacerebbe se…?» Si interruppe, aggrottando la fronte incerto. «Sembra turbata.»

«Davvero?» Continuò a sorridere, rimanendo rilassata, con il respiro solo leggermente accelerato. Come faceva a sapere che era turbata? Si costrinse a rimanere calma. «Immagino che i gioielli costosi mi facciano sempre battere forte il cuore.»

Lui sembrava incerto. Poi scrollò le spalle, ignorando la sua impressione iniziale, e le porse qualcosa da osservare. «Voglio comprare un regalo per un’amica. Cosa gliene pare di questo?» Delle gemme sfaccettate brillarono davanti ai suoi occhi. «Sto cercando di comunicare qualcosa ma senza strafare. Ho paura che possa sembrare troppo appariscente.»

Lei era così sollevata che per poco non scoppiò a ridere. Tutto quello che voleva era l’opinione di un’altra donna. Fingendo di studiare la collana, gli domandò con la massima serietà: «Di che colore ha i capelli? E gli occhi?» Glielo disse e lei annuì.



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